L’origine delle macchie e l’importanza della corretta diagnosi
L’origine delle macchie risiede nell’invecchiamento cronologico e/o foto-indotto. In altri casi è causato da squilibri ormonali (soprattutto le macchie profonde) o da situazioni non note alla medicina.
Procedura del trattamento delle macchie cutanee con il laser varia notevolmente a seconda del tipo di macchia.
Trattamenti efficaci sulle macchie superficiali possono essere controproducenti per quelle profonde. Perciò è necessaria una corretta diagnosi.
Macchie superficiali
Quando è superficiale si adoperano laser o luci pulsate che agiscono sulla melanina. Si applica il raggio fotonico e dopo qualche decina di secondi il colore della macchia vira scurendosi sempre di più. Dopo il trattamento si applicano delle creme cortisoniche o di barriera e ci si attiene ad alcune precauzioni
Macchie profonde
Quando la macchia è profonda l’azione è combinata: applicazione di creme che farmacologicamente bloccano la produzione di melanina associando il laser frazionale (1440-1540nm) che ha la funzione di rimozione del pigmento profondo.
Frequenza e il numero delle sedute
Sono necessarie più sedute a frequenza mensile.
Nel caso delle macchie superficiali, se ricadono nella diagnosi di lentigo senile semplice, i risultati sono molto buoni e sono necessarie 1-2 sedute a distanza di un mese l’una dall’altra.
Qualora la diagnosi sia cloasma l’efficacia del trattamento è minore rispetto alle macchie superficiali e comunque occorrono più sedute, mediamente 4-5.
Con i laser frazionali si ha comunque il vantaggio innegabile di avere un miglioramento della ”texture” cutanea.
Post trattamento
Dopo il trattamento è utile applicare delle creme di barriera e avere le stesse precauzioni adottate per il trattamento delle macchie superficiali. Tra una seduta e l’altra, quando la superato la fase riparativa è essenziale avvalersi delle creme melanino-litiche.