La dermatologia è un pilastro della medicina estetica, a parte infatti gli in estetismi dovuti a difetti morfologici, le alterazione della cute e degli annessi hanno molto spesso un substrato patogenetico che è specificamente oggetto di studio e di interesse della dermatologia.
Ma un buon supporto specialistico dermatologico è indispensabile anche per valutare, a priori, gli eventuali effetti indesiderati che possano scaturire da un intervento di medicina estetica; è indispensabile sapere in anticipo quale può essere l’evoluzione di una determinata lesione cutanea sotto l’azione dei trattamenti laser, ablativi o meno, o l’esito di un processo ricostruttivo di una lesione trattata con qualsiasi altra fonte di energia.
Il primo approccio di un cliente è la valutazione dello stato della cute, della sua idratazione, della presenza o meno del film lipidico, del ph ed sistemi sono diversi.
Con la impedenziometria ad esempio, conosciamo la “conducibilità” della cute di una debole emissione di corrente continua; ma le caratteristiche di questa trasmissione dipende appunto dalla idratazione. Dallo spessore e consistenza dello strato di grasso sottocutaneo, ecc..
Una prevenzione importante viene effettuata sull’esame di lesioni precancerose, mettendole in monitoraggio, e fra questi i nevi (vedi mappatura dei nei), oppure procedendo alla rimozione immediata. In un centro di medicina estetica questo atto viene esaminato con particolare attenzione ai fini estetici, rendendo il meno visibile possibile l’esito cicatriziale della rimozione o della cauterizzazione.