La dieta mediterranea
Si basa sui principi tradizionali della cucina mediterranea, con rapporto equilibrato tra proteine, carboidrati e lipidi, ma comunque ipocalorica. Il medico elabora e prescrive la dieta in funzione delle esigenze caloriche e metaboliche del soggetto, adattandola alle sue abitudini alimentari, in modo che il peso corporeo si riduca gradatamente.
La dietoterapia
È la messa a punto di un programma alimentare, preliminare necessario per qualsiasi dieta, sia per l’obeso sia per una persona in sovrappeso, che deve perdere l’eccesso ponderale. Se la persona è in sottopeso la dieta deve fornire calorie per raggiungere il peso ideale in proporzione ottimale fra massa grassa e massa magra.
Il programma di dietoterapia è prescritto dal medico, in base alle esigenze caloriche e metaboliche del soggetto, per acquistare o perdere gradatamente il peso corporeo, sotto controllo medico.
La composizione del pasto.
La proporzione tra proteine, lipidi e carboidrati da rispettare nella dieta dipende dall’obbiettivo della dietoterapia. Deve contenere proteine in maggior proporzione se la persona deve acquisire massa magra. Deve essere restrittiva in carboidrati se deve essere ridotta la massa grassa. La dieta si arricchisce di carboidrati se, invece, bisogna accumulare peso corporeo.
Gli Amminoacidi e i nutrienti
Gli amminoacidi sono le molecole che compongono la catena proteica, come i mattoni che fanno il muro. La loro presenza nella dieta deve rispettare regole e proporzioni ben precise. Infatti, vi sono amminoacidi che l’organismo umano non riesce a sintetizzare e quindi devono essere assunti così come sono. Sono gli “amminoacidi essenziali” e devono essere presenti in ogni pasto, anche se dietetico. Altri, che l’uomo riesce a sintetizzare da altre proteine, non sono indispensabili ma è opportuno che siano presenti in quantità adeguate, perché alcuni svolgono funzioni biologiche.
Ci riferiamo alla carnetina, che favorisce la formazione delle masse muscolari e lo scioglimento dei grassi. Anche la glutammina deve essere ben rappresentata perché attiva il sistema immunitario, è un nutrimento per le cellule nervose e protegge la mucosa intestinale regolandone la permeabilità. Il programma alimentare deve prevedere un giusto apporto di aminoacidi essenziali, di vitamine e di minerali per evitare squilibri elettrolitici, perdite di acqua, disvitaminosi, disormonosi.
Il metabolismo basale.
E’ l’energia impiegata dall’organismo per garantire la continuità delle funzioni vitali a riposo e nel sonno. E’ l’energia necessaria per la riproduzione cellulare, per mantenere la temperatura del corpo, l’attività del cuore, la funzione cerebrale, la produzione di enzimi, ormoni, proteine, ecc.
A questa energia va aggiunta quella necessaria per svolgere la sua attività giornaliera.
Per preparare una corretta dietoterapia è, quindi, opportuno calcolare prima di tutto il metabolismo basale del soggetto. Questo si misura con un apparecchio che calcola il consumo di ossigeno a riposo. E’ possibile ottenere questo dato anche con calcoli teorici basati sul peso corporeo e sul rapporto di massa magra sulla massa grassa. Si calcolano, quindi, le calorie necessarie a riposo e poi si aggiungono le calorie aggiuntive necessarie all’attività del soggetto. Il totale costituisce il fabbisogno calorico minimo per quella determinata persona.
L’antropometria.
Con l’antropometria, cioè con la misurazione dei volumi, circonferenze e pliche corporee, si può stabilire il rapporto esistente tra le masse magre e le masse grasse e la presenza di acqua. Dati indispensabili per sapere di quanto il soggetto deve perdere in grasso o aumentare in muscoli e se vi è ritenzione idrica. Un metodo per calcolare la presenza di acqua nei distretti corporei è l’impedenziometria che si basa sulla conducibilità elettrica della cute. La conducibilità elettrica dei tessuti dipende dalla quantità di acqua presente in essi . In conformità a questo calcolo si stabilisce anche il fabbisogno giornaliero dei liquidi.
La visita medica
Si termina questa prima parte con una visita medica e prescrizione degli esami ematochimici e strumentali necessari. Prima si raccoglie l’anamnesi personale e familiare, per sapere se vi sono patologie note. Poi si passa all’esame obiettivo, che permette di evidenziare eventuali patologie latenti a carico dei vari organi e apparati. Gli esami confermeranno o no i sospetti diagnostici e quindi si potrà escludere se vi siano condizioni cliniche che possano risentire dello stress indotto dalla dieta, qualunque sia la dieta prescelta. Si stabilirà anche la necessità di eventuali integrazioni terapeutiche. A conclusione si raccoglie anche un’anamnesi alimentare per escludere quegli alimenti indesiderati per eventuali intolleranze o per abitudini alimentari.
Conclusioni.
A questo punto tutto è pronto per la scelta di qualità e il calcolo delle quantità della dieta.