Per dimagrire, perdendo peso rapidamente, la dieta lipolitica è quella adatta. E’ detta così perché in effetti “scioglie” i grassi del nostro corpo. E’ una dieta a basso contenuto di carboidrati e di grassi. Sotto la guida di un dietologo nutrizionista, la Restrizione Calorica è attuata con cicli di breve durata. Induce due effetti sicuri: una rapida perdita di peso corporeo e tornano a norma le alterazioni ematologiche, che accompagnano il sovrappeso e l’obesità (aumento del colesterolo, della glicemia, dell’insulina, delle transaminasi, ecc.). Queste alterazioni possono essere legate ad errori ormonali o metabolici che nascondono una Sindrome Metabolica.
L’Obesità e la Sindrome Metabolica
è caratterizzata dalla presenza contemporanea di diverse alterazioni ormonali e metaboliche:
- ipercolesterolemia
- diabete
- steatosi epatica (fegato grasso)
- ipertensione arteriosa
- cardiopatie
- insufficienza tiroidea vasculopatie
- gotta, ecc..
La sindrome è evidente soprattutto per l’incremento del peso corporeo, sovrappeso e obesità. In realtà questo è il punto di arrivo di un insieme di eventi patologici che partono da un’alterata tolleranza ai carboidrati. La situazione può rimanere ignorata a lungo, anche in presenza di una “insulinoresistenza” latente.
La insulinoresistenza
É alla base della obesità per un’alterata funzione dell’insulina: persiste una insulina elevata nel sangue, soprattutto dopo i pasti. Normalmente, appena dopo i pasti, si innalza la glicemia e, subito dopo, l’insulina, che ha il compito di abbassare la glicemia.
Dopo due ora dal pasto glicemia e insulina tornano ai valori normali. In questo caso ciò non avviene, l’insulina e la glicemia restano alte perché nei soggetti, geneticamente predisposte, l’assunzione di carboidrati, anche modesta, può indurre un alto picco di insulina.
Inizialmente il primo effetto visibile è un graduale aumento del peso corporeo e l’accumulo di grasso addominale. In seguito si alzano stabilmente il colesterolo ed il glucosio nel sangue e compaiono le altre patologie: l’epatosteatosi (fegato grasso), l’ipertenzione arteriosa, il danno vascolare, ecc..
Questo comportamento ha due conseguenze dannose:
- il glucosio si accumula nel fegato e nei tessuti (trasformandosi in grasso)
- l’eccesso di zucchero circolante si lega alle proteine e causa un fenomeno tossico identificato come “glicossidazione proteica”, variante dello Stress Ossidativo.
La Glicossidazione.
Il legame tra molecole di zuccheri e di proteine, entro certi limiti, è fisiologico, ma si accentua e diventa patologico in presenza di una glicemia elevata persistente. Si realizza uno “Stress”.